Ogni inverno, da secoli, i merluzzi, provenienti dalle gelide acque dell’Oceano Artico del mare di Barents, migrano nei mari delle isole Lofoten, attratti dalla Corrente del Golfo, per deporre le uova.
Un fenomeno che coincide con il ritorno della luce. I piccoli porti delle isole, come Å I Lofoten, si animano di pescatori e la loro vita diventa improvvisamente frenetica. Ancora oggi l’industria ittica resta la principale attività delle isole, come dimostrano le rastrelliere di legno per l’essicazione del pesce che campeggiano in ogni singolo villaggio.
È con l’arrivo dell’estate, terminata la pesca, che tutto diventa invece improvvisamente lento. Gli spazi infiniti regalati dalla luce artica disegnano paesaggi sterminati delimitati da guglie appuntite. I turisti animano i piccoli villaggi, sembra di vivere in un ritmo sospeso fatto di un’eterea attesa, aspettando che si completi il ciclo e ciascuno riprenda la sua corsa frenetica alla ricerca della “gallina dalle uova d’oro”; il merluzzo, il nostro baccalà e stoccafisso.